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Visualizzazione dei post da aprile, 2008
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Torre Longa

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In prossimità della frazione di Centineo si trova la contrada Torre Longa che prende il nome da una torre ancora esistente che si potrebbe fare risalire al XVIII sec. Il Rossitto fa risalire le origini della contrada alla immigrazione per raccogliere gli abitanti del casale di San Cataldo , i quali si "trasferirono trasportando la statua del Santo e fabbricarono una chiesetta a lui dedicandola".

Torre Sipio

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Torre Kappa

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Torre di Nasari

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Chiesa del Carmine

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Chiesa dei Basiliani

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Come si presentava la Chiesa dei Basiliani agli inizi del secolo. Da notare il tondo marmoreo attribuito al Cagini trafugato da ignoti che sovrasta il portale d'ingresso

Chiesa di San Paolino

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Come si presentava ,prima della demolizione la Chiesa di San Paolino in Via Immacolata. Oggi rimane soltanto lo stretto omonimo e questa immagine.

Barcellona Pozzo di Gotto

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L'antica Chiesa dei Cappuccini con annesso il Convento (poi demolito per il prevalere di logiche miopi ed irresponsabili) come si presentava agli inizi del Novecento.

Barcellona Pozzo di Gotto

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La tua città La chiesa di San Giovanni Battista come si presentava agli inizi del secolo. (1911)
Ripresa filmata di un venditore ambulante che con arte e maestria cerca di convincere il passante ad acquistare la propria merce . La cosa curiosa è, che durante l’abbanniare il venditore pur di richiamare l’acquirente inserisce nel suo canto, se di canto vero e proprio si può parlare delle frasi che non hanno attinenza . Carmelo Ceraolo

L'arte di "abbanniare"

L’arte di “abbanniare” che utilizza una particolare tecnica vocale di esecuzione nella nostra provincia ormai rischia di scomparire per sempre dalla memoria storica . In essi , più che di melodie , si notano continue inflessioni di voce e rinforzo del suono che con molta probabilità era ed è utilizzato per attirare l’attenzione del compratore. Le grida dei venditori ambulanti rischiano di perdersi per sempre, nonostante il segno della cultura popolare che conservano. Questo video amatoriale ha lo scopo di recuperare la memoria ; le “vanniate” o “banniate” sono un enorme patrimonio, che pone le basi per le generazioni future affinchè non perdano le proprie radici. Carmelo Ceraolo
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Particolare dell'ingranaggio di "senia" nello stretto Saja D'Agri. Nel nostro territorio particolare importanza hanno avuto per l'economia le "senie" . Furono gli Arabi e gli Spagnoli a portare da noi un sistema di sfruttamento delle risorse dell'acqua . I suoi ferramentosi ingranaggi , le sue catene a secchi tiravano acqua e la versavano nella vasca , (biveri) dalla vasca l'acqua veniva distribuita nelle saie per le attività della vita contadina. Carmelo Ceraolo

Particolare di mulino ad acqua

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Stanza di macinazione ; in primo piano: palco, cassone e tramoggia di mulino.
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Escursione in MTB nel territorio di Castroreale contrada Palano , lungo il corso del torrente Crizzina. Lungo il torrente sono dislocati diversi mulini ad acqua , un tempo rappresentavano l'economia della zona . Peculiarita dei mulini presenti ed ancora visibili era quella di sfruttare la forza delle acque tramite salto , adottando il sistema della ruota idraulica posta orizzontalmente. Questo sistema era il più antico e semplice in quanto evitava meccanismi più complessi, permettendo all'asse verticale di collegare direttamente la ruota alla macina. L'acqua precipitava tramite un condotto chiamato "saitta" o "buttighiuni" lungo circa undici metri , acquistava pressione in caduta e , attraverso l'ugello, andava a colpire le pale che azionavano la ruota idraulica posta in uno spazio detto "cassu" che restituiva l'acqua al torrente.
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Loc.tà di partenza S. Lucia del Mela Dislivello 500 m. Tempo di salita Ore 3,30 (trekking) ore 1,30 (MTB) Difficoltà E - Escursionisti ben allenati Accesso Da S. Lucia del Mela, si prosegue in auto sulla strada asfaltata che sale verso il castello aragonese (367 m.), lo si supera e si continua a salire fino ad un’edicola sacra dedicata alla Madonna del Tindari in loco è presente un pilone dell’alta tensione a quota (670 m.) da dove si scorge un bellissimo panorama sulle Eolie e sulla costa tirrenica. Parcheggiata la macchina inizia il percorso meta della nostra escursione. . Itinerario A piedi si prende la strada sterrata con tratti in salita e in discesa fino a raggiungere un bivio che sulla DX porta alla chiesetta dedicata a S. Nicola ed alla Madonna della Provvidenza, segnalata da cartello. .Superato il bivio si continua tra macchia mediterranea con prevalenza di ginestra e coltivazioni a vigne

Piano Milioso

Piano Milioso Il sentiero oggetto della nostra escursione si sviluppa nella catena dei Monti Peloritani e precisamente nel tratto ricadente nel Bacino del Longano. Una zona che offre degli scorci veramente emozionanti dell’ambiente ed occasioni per ammirare la flora e se si è fortunati anche la fauna endemica presente in loco. Il sentiero non presenta alcuna difficoltà ed è accessibile a tutti con un minimo d’allenamento. Si sviluppa mediamente intorno ai 400 m., ma tocca punti anche di maggiore altitudine. INFORMAZIONI GENERALI Tempo percorrenza:02:00 ore Periodo consigliato:tutto l’anno Accesso stradale:si Caratteristiche Itinerario:Naturalistico-Panoramico Grado di Difficoltà:Itinerario escursionistico (E) Segnaletica:Buona Dislivello salita:100 m circa Dislivello discesa: Descrizione delle difficoltà:Percorso agevole Bibliografia:assente Traversata abbastanza leggera che si snoda a quota costante con punti d’ampia vista panoramica. Da Barcellona Pozzo di Gotto si raggiunge la fraz
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S.O.S. VILLINO LIBERTY UN BENE DA TUTELARE CHE RISCHIA DI SCOMPARIRE DALLA MEMORIA STORICA DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO Il termine ‘Liberty’ fu usato in Italia per indicare quello stile tipicamente ‘floreale’, più conosciuto con il nome francese di ‘Art Nouveau, che influenzò l’architettura e l’arte europee agli inizi del ‘900. Il villino liberty Foti –Arcodaci costruito intorno al 1911 su progetto dell’ingegnere G.Ravidà , per conto del barone messinese Ignazio Foti è posizionato all’incrocio tra la Via Roma e la Via Operai. centro nevralgico della città. Unica testimonianza rimasta in città di villini progettati che in gran parte non vennero mai edificati ed in parte demoliti per il prevalere di logiche miopi ed irresponsabili. Inoltre, l’intensa urbanizzazione, la speculazione edilizia , l’incuria e l’abusivismo , hanno fatto sì che venissero cancellate dalla memoria storica molte altre testimonianze presenti nella città di Barcellona Pozzo di Gotto . “L’edificio a base quadrangolar
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Percorso naturalistico ambientale

Percorso di Trekking - Mountain Bike TEMPO DI PERCORRENZA 04’00 ORE CIRCA DIFFICOLTA ITINERARIO DI MEDIA DIFFICOLTA’ DISLIVELLO DI SALITA 500 m. CIRCA CARATTERISTICHE NATURALISTICO PAESAGGISTICO. SEGNALETICA SCARSA PERIODO CONSIGLIATO AUTUNNO E PRIMAVERA ACQUAROSE – COLLLE DEL RE Eccoci giunti al nostro primo appuntamento, l’itinerario di cui tratteremo oggi si sviluppa nel Bacino del Longano, e permette di immergersi in una delle zone boscose fra le più interessanti, composte di pini castagni ed acacie che creano in autunno dei cromatismi di notevole bellezza e suggestione. Da non sottovalutare la flora del sottobosco mediamente ricca, ed in primavera anche di violette. Arrivati ai piedi di Colle del Re il bosco lascia il posto ad ampie radure che s’inerpicano sino alla sommità del Monte. Man mano che si sale è possibile allietare lo sguardo con paesaggi veramente spettacolari che spaziano dal golfo di Milazzo al golfo di Patti e vista sulle Isole Eolie e a sud – ovest sull’Etna e su

Barcellona Pozzo di Gotto