Trekking Urbano da Barcellona Pozzo di Gotto a Castroreale


COMUNICATO STAMPA DEL 10/10/2016
Il modo migliore di apprezzare e imparare a rispettare il territorio è quello di viverlo, grazie a itinerari naturalistici, visite guidate, trekking, sport in natura. Questo è quello che Legambiente del Longano ha proposto ai volontari escursionisti amanti della natura, una camminata naturalistica in occasione della giornata nazionale del camminare in città e in natura che si è svolta in tutta Italia nella giornata del 9 ottobre 2016 alla volta di Castroreale partendo da Barcellona Pozzo di Gotto, attraversando il torrente Longano.                                                                                                                                                                                                                                                      Il percorso quello di un’ambiente naturale collinare tipico delle nostre zone, un percorso ricco di storia che ha visto la battaglia del Longano  nel 269  a.C. la battaglia fra Gerone stratego delle forze siracusane , e i Mamertini di Messana ; un percorso dove convivono ecosistemi in equilibrio fra loro, in campi coltivati, zone incolte e boschetti.
La flora spontanea è particolarmente ricca e interessante dal punto di vista botanico, mentre la fauna rappresenta un elemento degno di attenzione, anche se il timido mondo degli animali non è altrettanto palese quanto quello vegetale e richiede silenti attenzioni. 
Una passeggiata che come racconta Carmelo Ceraolo, presidente di Legambiente del Longano, ha lasciato l’amaro in bocca, alla visione di percorsi ricchi di storia costellati da micro discariche di ogni genere, adiacenti sul greto del torrente, ricadente nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto e in quello di Castroreale . Luoghi di bellezza e di memoria storica che dovrebbero essere valorizzati, tutelati, difesi e che invece persistono nel più totale abbandono, come il feudo di Gurafi , una porta tra Castroreale e Barcellona, oggi invaso dai rovi  ,dalle sterpaglie  , da discariche e dall'abbandono del patrimonio storico che rischia di essere cancellato definitivamente dalla memoria storica .    Rovi e sterpaglie e atti di vandalismo all'interno della bellissima    Chiesa rupestre di San Marco scavata nel tufo , lungo l'antico percorso dell'antica strada di San Marco che dava accesso alla città di Castroreale .
“Un viaggio nella memoria senza uguali per fascino, storia, natura, archeologia che si è trasformato nella visione di uno scempio che l’uomo ha fatto di questi luoghi ormai dimenticati. La bellezza è la principale caratteristica che il mondo ci riconosce, afferma così Carmelo Ceraolo, questa è la chiave per immaginare un futuro oltre la crisi. L'Italia ha bisogno di bellezza, la bellezza ha bisogno di essere difesa e valorizzata.”
Con una nota di amarezza il presidente del cigno verde offre la propria ricetta per la valorizzazione di quei luoghi abbandonati ma ricchi di storia: “Bisogna individuare politiche appropriate e condivise da tutti i portatori d’interesse per arrivare ad imporre un modello di sviluppo turistico in equilibrio con l’ambiente e la cultura tradizionale, un sistema in cui la popolazione è quanto più possibile coinvolta direttamente nelle imprese turistiche o comunque gode dei benefici socio-economici che scaturiscono dal turismo. In altre parole c’è bisogno di definire una vera e propria strategia di sviluppo turistico sostenibile, decisa in maniera partecipata da tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nel settore.                                                                                                                                        In questo territorio, il turismo deve quindi diventare il fattore di valorizzazione e crescita, in grado di incrementare la qualità di vita della comunità locale mantenendo inalterati i caratteri del sistema naturale, sociale e culturale”.
Saranno numerose ancora le escursioni lungo i sentieri dei nostri luoghi, alla ricerca di inquadrature speciali tra le acque, i boschi, le montagne del nostro paese. È il paesaggio: il più indifeso e immateriale dei nostri beni, che non può essere tutelato se non è conosciuto e frequentato. Oltre al piacere della fotografia, passeggiare nella natura e conoscere i luoghi dove viviamo, ci può aiutare a proteggerli e valorizzarli. Una promozione culturale che ci può far riscoprire una morale ecologica fondata sul rispetto dell’ambiente.

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